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Cake day: July 25th, 2023

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  • In genere saper guardare oltre il “brand” famoso è il primo passo da fare, visto che spesso i “marchi” hanno costruito (e continuano a costruire) fortune sulla grossa differenza tra costo di produzione e prezzo di vendita al dettaglio (anche considerando i costi di distribuzione e marketing e bla bla). Concordo con ciò che scrivi ma è un discorso che riguarda anche la qualità dei processi, oltre a quella delle materie prime. L’argomento è ampio e multi-sfaccettato. Ad es. spesso per tingere i jeans si utilizzano coloranti nocivi sia per l’uomo che per l’ambiente (lo sono nella grande maggioranza dei casi) perché così il processo costa meno, e questo viene fatto/scelto sia dai brand, dai grandi nomi, che dagli altri brand low-cost. Qui intendo che bisognerebbe cercare la terza via, produzione possibilmente locale o europea con materie prime di qualità, scelta di processi non nocivi e specialmente amore per ciò che si fa e si produce (e quindi quantità prodotte più contenute). Ok, probabilmente i capi costeranno di più ma si entra in un’ottica completamente nuova di “gestione degli acquisti” e di vita, con benefici diretti per il pianeta. “Indovina chi viene a cena” della Rai (che ha lo stesso approccio di Report) ha focalizzato diverse puntate su questi temi ed è molto interessante vedere il “dietro le quinte”, anche dei produttori asiatici. Molte puntate sono visibili su Youtube.










  • In Italia non moltissimo, come scritto nell’articolo. Molti dati di Overture derivano già da OSM (in Italia in particolare) e i dati più interessanti, che riguardano attività/aziende e luoghi di interesse, spesso hanno una posizione errata (qualcuna addirittura nel mare) o hanno dati non aggiornati, perché magari riguardano attività chiuse o con nuovi proprietari (e il numero di questi cambiamenti non è trascurabile, specialmente dal 2020 in poi).

    Tra l’altro molti di questi dati vengono da Facebook (quando ad es vengono aperte pagine di aziende) e spesso non ci sono molte informazioni o non sono precise, visto che a molte aziende specialmente medio-piccole basta essere presenti online.

    Comunque i dati sono consultabili nelle mappe linkate nell’articolo e c’è già chi ci sta lavorando.










  • ci si può registrare anche tramite altre app client, come Cinny, ma queste devono prevedere la registrazione come feature…comunque la modalità più diretta per registrarsi è tramite Element Web a cui si viene indirizzati dal sito element.io:

    • in basso c’è Open Element Web
    • a quel punto si può accedere direttamente o creare un account

    Ricordo un elemento importante da tenere presente per non avere sorprese o perdere i dati delle chat: considerato il funzionamento della crittografia di Element è consigliabile tenere almeno 1 client loggato (meglio 2) perennemente (ad es l’app Android e/o Element Web) … a diverse persone è successo di perdere il contenuto delle chat per aver fatto logout da tutto. In questo modo se ad es si deve cambiare dispositivo android si potrà utilizzare Element Web o l’app nel vecchio dispositivo (prima di disinstallarla :) ) per autorizzare l’app installata nel nuovo telefono e per condividere le chiavi crittografiche dal vecchio client