Una donna asiatica chiede a Dio: “Signore, aiutami a sembrare più professionale!”. E Dio la fa diventare… bianca!
Non è una barzelletta razzista, ma è quanto avvenuto a Rona Wang, una laureata asiatico-americana del MIT, che ha fatto questa richiesta all’editor di immagini Playground AI (nella parte di Dio…).
Questo dimostra il bias razzista è uno dei problemi delle AI politicamente più imbarazzanti…
una AI è solo una serie di IF molto grossa
@quasimagia IF sta per idiozia fetente? Hahaahahaha
@quasimagia Le AI sono programmate in BASIC
Non è stupida la gente che le addestra, i dati sono dati e non puoi metterti a vagliare ogni singola immagine per vedere se rappresenta statisticamente un problema per questioni di gender, di sessismo, o etnico. Usiamo questo specchio piuttosto, e guardiamoci. Per assurdo può essere configurato per fare in modo che questi bias vengano appianatii così che generi immagini “intelligenti”
@Suoko @CuccU ma il fatto probabilmente è che sta rappresentando realmente la statistica: se la maggior parte delle posizioni prestigiose è ricoperta da bianchi ecco che per assomigliare a qualcuno che ricopre una posizione prestigiosa devi essere bianco.
Mi sembra la cosa più logica del mondo, il bias non è nell’IA ma in chi si offende con queste cose@nardo86 @Suoko Il mio pensiero é quello che ho espresso, e, con parole diverse, state comunque arrivando alla stessa conclusione.
La AI puó essere il centralino automatico piú sofisticato al mondo, ma é chi riempie il “nastro” che fa la differenza.
Partiamo comunque dal presupposto che le infami imprese proprietarie hanno VOLUTAMENTE tralasciato le semplici ma valide leggi della robotica.
Hanno peró lasciato la “Direttiva 4” di Robocoppiana memoria.È un’evoluzione in fondo, ora abbiamo le IA specchio della società, piu avanti avremo le IA evolute che rappresenteranno una società evoluta. Non siamo passati dalla caverna all’uomo coltivatore dall’oggi al domani
Ma basta con ste manie americane per la razza.